OLIO DI PALMA, IL GRASSO TROPICALE CHE “DIMAGRISCE” LE FORESTE INDONESIANE

OLIO DI PALMA, IL GRASSO TROPICALE CHE “DIMAGRISCE” LE FORESTE INDONESIANE

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logoChe relazione esiste tra oranghi, tigri, biscotti e deforestazione?

Per sapere la risposta visita il sito del WWF Italy


LE AZIENDE DELL’ OLIO DI PALMA CONTINUANO A RADERE AL SUOLO INTERE FORESTE PLUVIALI INDONESIANE.


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Le prove sono state interamente raccolte in un semplice video. Negli ultimi anni diverse società hanno assunto diversi impegni importanti salvi a salvaguardare le integrità geologiche delle foreste ma sopratutto per fermare la deforestazione nelle loro catene di fornitura.Sarebbe davvero scomodo dover pensare che la produzione di olio di palma avvenga nella salvaguardia delle foreste pluviali originarie. Sarebbe molto più comodo riflettere sul fatto che le aziende dell’olio di palma stiano continuando ad arricchirsi rapidamente sfruttando le risorse che la natura gli offre. Anche se nella maggior parte delle società di “olio di palma”  si sia concordato di tenere a freno le operazioni di deforestazione, le foreste vengono purtroppo, ancora rase al suolo sul territorio Indonesiano. Un #video girato dal gruppo di attivisti Forest Heroes mostra i risultati di ciò che succede alle foreste per creare spazio per le coltivazioni di palme da olio. Secondo Forest Heroes, l’azienda responsabile di questo atto di deforestazione è Astra Agro Lestari. Proprio questa azienda avrebbe annunciato di voler mirare alla produzione di olio di palma senza deforestazione, ma non avrebbe fatto in realtà una chiara promessa di fermare il taglio degli alberi. Gli attivisti hanno ben poca influenza sulle imprese agricole, ma possono intervenire sulle aziende agroalimentari ad esse associate. Così hanno dato il via a proteste che li hanno visti manifestare travestendosi da elefanti, per difendere gli animali di Sumatra dalla deforestazione.

OLIO DI PALMA

 

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FOREST HEROES E’ UNO DEI SETTE GRUPPI AMBIENTALISTI


che stanno cercando di cambiare il comportamento di Astra rispetto alla deforestazione. La stessa società ha inoltre un forte impatto sul clima. Astra ha abbattuto 14 mila ettari di foreste nel 2007 per fare spazio alle piantagioni di palme da olio. Inoltre, secondo i gruppi ambientalisti, l’azienda sarebbe responsabile della compensazione di 27 mila ettari di torbiere ricche di carbonio. Tale compensazione ha rilasciato circa 2 milioni di tonnellate di agenti inquinanti in atmosfera, corrispondente alle emissioni annuali di 830 mila automobili. La multinazionale Jardine Matheson è intervenuta a favore di Astra per supportare le politiche di sostenibilità della stessa azienda, che ritiene le migliori del settore. Astra infatti avrebbe accolto con favore la nuova Indonesian Palm Oil Pledge, iniziativa nata per migliorare l’impatto ambientale della produzione di olio di palma, e si starebbe impegnando sul nuovo patto con i maggiori soggetti interessati all’argomento. Astra rispetterà davvero l’Indonesian Palm Oil Pledge aderendo a nuove pratiche sostenibili e dicendo stop alla deforestazione?


CAUSE ED EFFETTI:


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Le foreste torbiere indonesiane immagazzinano una quantità di carbonio che supera di un terzo quella trattenuta nell’atmosfera a livello globale. In Indonesia, l’espansione delle piantagioni di palma da olio nelle foreste torbiere viene praticata drenando il terreno con un reticolo di canali. I canali vengono inizialmente impiegati per il trasporto dei tronchi di valore commerciale rimossi dalla foresta e, successivamente, vengono svuotati per far defluire l’acqua e prosciugare il terreno. Malgrado questa pratica sia vietata, la biomassa residua viene normalmente rimossa con il fuoco immettendo nell’atmosfera enormi quantità di CO2.

Il rapporto di Greenpeace “Come ti friggo il clima” dimostra come – a causa della crescente domanda sul mercato internazionale di olio di palma – le più grandi industrie alimentari, cosmetiche e di biocarburanti distruggano torbiere e foreste pluviali indonesiane. E il clima del pianeta va “a farsi friggere”.

FONTE


DOMANDE UTILI:rdr-logo

  • Che cos’é l’olio di palma?

    L’olio di palma si estrae dalla polpa del frutto della palma da olio mediante diverse operazioni. Si produce in forma di monocoltura in grande scala e si esporta dalle zone tropicali al mercato globale (soprattutto l’Unione Europea, Cina, India e USA). È il secondo olio vegetale più`commercializzato e consumato nel mondo (dopo l’olio di soia), nel settore alimentare, industriale ed energetico. Per questo l’olio di palma e`una materia prima strategica nel settore degli agro- affari. I guadagni sono da capogiro.

  • Dove si produce l’olio di palma?

La palma da olio cresce nei climi tropicali, i maggiori paesi produttori sono: Malesia, Papua Nuova Guinea, Camerun, Uganda, Costa d’Avorio, Cambogia, #Filippine e #Thailandia, cosi`come la Colombia, l’Ecuador, il Perù`, il Brasile, Guatemala, Messico, Nicaragua e Costa Rica. In questi paesi la palma da olio si sta espandendo rapidamente sostituendosi ad ecosistemi come le foreste tropicali, in forma di monocolture industriali. Le monocolture industriali occupano estese porzioni di terreno privando cosi`le popolazioni locali del loro diritto a produrre i loro alimenti nel rispetto delle condizioni della loro terra e della loro cultura alimentare tradizionale. La conseguenza di questo e`che mentre l’olio di palma e i suoi derivati si commercializza maggiormente nei mercati internazionali, i paesi produttori si vedono obbligati ad importare alimenti. Per questi motivi, organizzazioni sociali, ambientaliste e di diritti umani hanno criticato fortemente l’espansione indiscriminata della palma da olio.

  • Come si espande la palma da olio?

I problemi ambientali che nascono dall’espansione delle piantagioni di palma da olio a discapito delle foreste tropicali causano la distruzione dell’ecosistema e quindi della sua biodiversità`. Inoltre nelle piantagioni di palma da olio vengono usati pesticidi altamente tossici, come il Paraquat o il Gramoxone, estremamente nocivi per la salute degli esseri umani e l’ambiente. A dimostrazione di cio`basti pensare che la coltivazione della palma si e`rivelata tossica nella maggior parte dei paesi che l’hanno implementata dove si sono riscontrate epidemie e malattie gravi. Oltre ai problemi ambientali e sanitari si riportano costantemente problemi sociali, conflitti sindacali e soprattutto gravi violazioni dei diritti umani che arrivano anche all’omicidio.

  • Che cos’ha a che vedere l’espansione della palma con la deforestazione?

La sostituzione delle foreste a favore delle piantagioni industriali di alberi favorita dai politici locali di molti paesi e`stata identificata ufficialmente come una delle maggiori cause di deforestazione a livello mondiale (p.e. in paesi come Malesia, Indonesia dove il livello di deforestazione e`aumentato drammaticamente negli ultimi anni, in proporzione diretta con l’espansione della palma). Nonostante molti paesi e aziende sostengano che le piantagioni di palma si espandono su terre degradate o “marginali”, cio`che e`certo e’ che la maggior parte delle terre sono utilizzate o sfruttate da persone che si sostituiscono alle popolazioni locali e il concetto di terre “marginali” e`molto relativo. In molti casi la frontiera agricola viene estesa a forza dalle monocolture provocando cosi`la deforestazione. Per queste ragioni, nella pratica, le monocolture come quelle di palma da olio prendono il posto delle foreste tropicali ed altri ecosistemi, provocando una grave deforestazione. È risaputo che la sparizione delle foreste pregiudica l’umanita`nel suo insieme: la deforestazione e`conseguenza della perdita di gran parte della biodiversita`, del cambio climatico, della desertificazione e l’erosione progressiva del suolo. Inoltre le piatagioni di palma comportano l’inquinamento dei corsi d’acqua e il propagarsi di epidemie e malattie per la rottura del dell’equilibrio ecologico ei cambiamenti nella catena alimentaria. Questo significa che la conservazione del’acqua, del suolo, della flora e della fauna sono seriamente minacciati dalle pintagioni di palma nei pesi nei quali si stanno espandendo.

  • Le piantagioni di palma: provocano o contengono il cambio climatico?

L’espansione delle monocolture di palma da olio si mantiene a discapito della degradazione, l’incendio delle torbiere e la deforestazione, le quali implicano ingenti emissioni di biossido di carbonio nell’atmosfera. A questo si aggiungono le emissioni per la perdita di carbonio del suolo, l’uso di fertilizzanti nitrogenati, le emissioni dei macchinari agricoli e la perdita dei depuratori di CO2. L’olio di palma si utilizza per la produzione industriale di agrocombustibili. Nonostante il fatto che questo tipo di agrocombustibili siano presentati come amici dell’ambiente, ci sono studi che dimostrano che aumentare il quantitativo di agrocarburanti, importando olio di palma, aumenta le emissioni di CO2 anziche` ridurle.

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