Invenzione del secolo per chi non può permettersi la bolletta della luce, ecco come creare una lampada senza elettricità!

Invenzione del secolo per chi non può permettersi la bolletta della luce, ecco come creare una lampada senza elettricità!

lampadaUna bottiglia, un litro d’acqua e un tappo di candeggina, non serve altro per creare la “lampada Moser”. Funziona senza elettricità e realizzarla sembra essere proprio un gioco da ragazzi. Si tratta di una scoperta rivoluzionaria quella del meccanico brasiliano Alfredo Moser e – secondo quanto riferisce la Bbc – sta illuminando veramente le periferie povere di tutto il mondo. Nelle Filippine, per esempio, dove un quarto della popolazione vive sotto la soglia della povertà, la ‘Moser Lamp’ ha subito preso piede in ben 140mila case.La bottiglia sfrutta infatti la rifrazione della luce solare attraverso l’acqua. La candeggina (dosaggio: un tappo ogni litro d’acqua) serve solo a mantenere pulita e trasparente la bottiglia, in modo che non si formino “impurità” che potrebbero oscurare la luce. Bucato il tetto con un trapano, bisogna spingere la bottiglia nel foro e fissare con resina poliestere “così non entra una goccia d’acqua, neanche quando piove forte”, assicura Moser. L’energia prodotta dipende dall’intensità dei raggi solari e varia “da 40 a 60 watt” per lampada. La rifrazione è la deviazione della luce, che è causata da una variazione della sua velocità. La velocità della luce è determinata dalla densità della sostanza attraverso cui passa. Quindi la rifrazione avviene quando la luce passa da una sostanza a un’altra con una densità diversa – ad esempio dall’aria all’acqua. Nel caso della lampade in questione la luce solare è “rifratta” dalla bottiglia di acqua e diffuse per la stanza.

L’invenzione, ricordiamo, è opera di Alfredo Moser, meccanico brasiliano, che per primo la perfezionò.

La Fondazione filippina MyShelter, specializzata in costruzioni alternative, ha cominciato a produrre le nuove lampade dal giugno del 2011 e Illac Angelo Diaz, il direttore esecutivo, ha stimato che entro l’inizio del prossimo anno un milione di case, per lo più baracche, saranno ‘accese’ grazie alle bottiglie di Moser. Ma a tentare l’esperimento ci sono stati anche altri 15 paesi tra cui India, Bangladesh, Tanzania, Argentina e Fiji.

Moser ha avuto questa idea brillante nel 2002, dopo aver subìto uno dei frequenti black-out che interessano Uberaba, la città dove vive nel sud del Brasile. Stanco di guasti elettrici, Moser ha iniziato a giocare con l’idea della rifrazione della luce solare in acqua e in poco tempo ha inventato la “lampadina dei poveri”.

Wit è semplice e disponibile a chiunque: una bottiglia di plastica riempita d’acqua da due litri a cui si aggiunge un po’di candeggina per preservarla dalle alghe e mantenere la trasparenza. Si fa un foro nel tetto, si posiziona la bottiglia, si fissa con la resina poliestere e il gioco è fatto.  (attenzione: l’esperimento potrebbe risultare pericoloso – la candeggina può dare luogo, se miscelata erroneamente, a fumi tossici estremamente dannosi per la salute ndr)

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